6,30 – mi trascino fuori dal letto OGGI ESAMI DEL SANGUE.- 6,50 M:” Come mai non sei ancora andata a dormire?” S:”Mi sono appena alzata..” M:” e dove devi anda’?” S:” A FARE GLI ESAMI DEL SANGUE” ( mi hanno sentito anche al Duomo ) Esco e piove. Impavida e speranzosa non prendo l’ombrello, tanto poi smetterà, no? Ecco, no, piove ancora! Arrivo davanti al centro prelievi e, toh, le solite 20 persone! Per i diversamente vedenti il numero della prima foto è 221 ed io, come da documento, 242. Mi accomodo nel corridoio delle vittime sacrificale, si aggira sempre LUI, la nemesi delle mie vene che immancabile fa capolino da una porta, tremo, mi cruccio e poi, il miracolo, ambulatorio 7, da Sanguisuga brava. Due lacci emostatici ( per non perder tempo ), un solo foro, 4 fiale e via! Addento il saccottino al cioccolato ( indispensabile dopo il salasso ) e mentre mi rivesto vedo il cartello dell’antincendio, faccio fatica a non ridere come una scema SE VI RIESCE NON FUMATE SE NO ANDATE FUORI Un genio, il mio mito di oggi!